La Puglia è terra di grandi tradizioni vitivinicole. Per la produzione di vini DOC la Puglia è seconda solo alla Toscana e i suoi vini sono ormai conosciuti in tutto il mondo.
Terra particolarmente ricca di vigneti e vini importanti è la Capitanata (odierna provincia di Foggia). Questo nome, ancora in uso, le deriva dall’antica denominazione bizantina e cioè “terra del catapano” che era, all’epoca, l’antico governatore bizantino con poteri civili e militari che aveva il compito di riorganizzare tutti i territori del sud Italia.
I vitigni che si possono ricondurre alla Capitanata e all’agro di San Severo e dell’Alto Tavoliere dove opera L’Antica Cantina sono: Il Bombino Bianco, l’Uva di Troia e, se vogliamo dire così, per adozione consolidata nel tempo e nelle quantità, il Montepulciano e la Falanghina per la Minima distanza che intercorre tra il suo territorio d’origine, la Campania e quello di adozione, la Puglia.
Origine e cenni storici
Coltivato da lungo tempo in Puglia, sembra sia originario della Spagna, anche se la fonte non è accertata con sicurezza. In merito al suo nome, esso deriverebbe dalla forma del grappolo che, in base ad una visione immaginaria, rassomiglierebbe ad un bambino con le braccia distese. Da qui il nome di Bammino, versione dialettale dell’italiano Bambino, cambiato in seguito in Bombino.
Dando invece per acclarata la provenienza spagnola, Bombino deriva da “Bovino” che in spagnolo si pronuncia come in italiano “Bombino” significando quindi “vino buono”.
Caratteristiche ampelografiche
Apice del germoglio: a ventaglio, di colore verde biancastro con sfumature giallastre.
Foglia: media con lembo ondulato e superficie bollosa.
Grappolo: medio, cilindro-conico.
Acino: di peso basso, leggermente allungato di colore giallastro con macchie e punteggiature marroni sul lato rivolto al sole.
Distribuzione geografica
Il vitigno è presente in Puglia in maniera rilevante soprattutto nel Foggiano. E’ iscritto fra le varietà idonee per la produzione del San Severo Doc.
Origine e cenni Storici
Il vitigno, fra i più antichi e caratteristici della Puglia Centro-Settentrionale, potrebbe essere originario dell’Asia Minore (Troia) e giunto in Puglia durante la colonizzazione ellenica. Altra ipotesi è quella secondo la quale il suo nome deriverebbe dal centro pugliese in provincia di Foggia (Troia) o ancora dalla città albanese di Cruja, vernacolizzato in Troia.
Caratteristiche ampelografiche
Apice del germoglio: espanso di colore verde bronzato.
Foglia: media pentagonale, seni laterali sia superiori che inferiori a lira.
Grappolo: medio, piramidale, semplice o alato, mediamente compatto.
Acino: medio, sferoidale, con buccia spessa e consistente.
Distribuzione Geografica
Il vitigno è tradizionalmente presente in Puglia, particolarmente nel centro nord della regione.
Origine e cenni storici
Di origine sconosciuta, il vitigno è caratteristico della viticoltura abruzzese e di altre regioni del Centro-Sud Italia. Si può ipotizzare una sua provenienza dal territorio di Montepulciano in provincia di Siena, come territorio di origine. Probabilmente è stato introdotto negli Abruzzi all’inizio del XIX secolo, per essere diffuso in seguito nelle regione vicine. Questo vitigno è sicuramente presente in Puglia a partire dalla fine del XVIII secolo, dove si diffuse principalmente nella zona settentrionale in provincia di Foggia. In particolare, alcune fonti dell'epoca, descrivono le produzioni agricole del regno di Napoli, facendo esplicita menzione del Montepulciano, coltivato nell'attuale provincia di Foggia
Caratteristiche ampelografiche
Apice del germoglio: a ventaglio, cotonoso di colore verde biancastro con sfumature rosso –violaceo.
Foglia: media, pentagonale.
Grappolo: medio basso, conico o cilindro-conico, con peduncolo legnoso e corto.
Acino: medio-piccolo, buccia nero-violacea, consistente e quasi coriacea.
Distribuzione geografica
Il vitigno è piuttosto presente in Puglia ed è impiegato per la produzione del San Severo Rosso Doc. Nella regione Puglia esistono vigneti di Montepulciano per 9080 Ettari (fonte ISTAT) di cui oltre 6000 Ettari nell’agro Dauno.
Origine e cenni storici
Antico vitigno coltivato nel Napoletano da lungo tempo. Il nome della varietà sembra derivi dall’esigenza della vite, avente portamento espanso, di essere sostenuta da pali di sostegno detti “falanga”, da cui Falanghina, ossia “vite sorretta da pali”.
Caratteristiche ampelografiche
Apice del germoglio: curvo, espanso, cotonoso, di colore verde chiaro con orli carminati.
Foglia: media, pentagonale, trilobata o pentalobata. Lembo a superficie piana.
Grappolo: medio-lungo, cilindrico-conico, tendezialmente compatto.
Acino: medio-piccolo con buccia pruinosa e spessa di colore grigio verdastro tendente al giallastro a completa maturazione. Polpa a sapore neutro.
Distribuzione geografica
Vitigno presente in Puglia, ove consente il raggiungimento di ottimi risultati enologici. E’ iscritto nelle varietà idonee alla coltivazione.
La Puglia è terra di grandi tradizioni vitivinicole. Per la produzione di vini DOC la Puglia è seconda solo alla Toscana e i suoi vini sono ormai conosciuti in tutto il mondo.
Terra particolarmente ricca di vigneti e vini importanti è la Capitanata (odierna provincia di Foggia). Questo nome, ancora in uso, le deriva dall’antica denominazione bizantina e cioè “terra del catapano” che era, all’epoca, l’antico governatore bizantino con poteri civili e militari che aveva il compito di riorganizzare tutti i territori del sud Italia.
I vitigni che si possono ricondurre alla Capitanata e all’agro di San Severo e dell’Alto Tavoliere dove opera L’Antica Cantina sono: Il Bombino Bianco, l’Uva di Troia e, se vogliamo dire così, per adozione consolidata nel tempo e nelle quantità, il Montepulciano e la Falanghina per la Minima distanza che intercorre tra il suo territorio d’origine, la Campania e quello di adozione, la Puglia.
Origine e cenni storici
Coltivato da lungo tempo in Puglia, sembra sia originario della Spagna, anche se la fonte non è accertata con sicurezza. In merito al suo nome, esso deriverebbe dalla forma del grappolo che, in base ad una visione immaginaria, rassomiglierebbe ad un bambino con le braccia distese. Da qui il nome di Bammino, versione dialettale dell’italiano Bambino, cambiato in seguito in Bombino.
Dando invece per acclarata la provenienza spagnola, Bombino deriva da “Bovino” che in spagnolo si pronuncia come in italiano “Bombino” significando quindi “vino buono”.
Caratteristiche ampelografiche
Apice del germoglio: a ventaglio, di colore verde biancastro con sfumature giallastre.
Foglia: media con lembo ondulato e superficie bollosa.
Grappolo: medio, cilindro-conico.
Acino: di peso basso, leggermente allungato di colore giallastro con macchie e punteggiature marroni sul lato rivolto al sole.
Distribuzione geografica
Il vitigno è presente in Puglia in maniera rilevante soprattutto nel Foggiano. E’ iscritto fra le varietà idonee per la produzione del San Severo Doc.
Origine e cenni Storici
Il vitigno, fra i più antichi e caratteristici della Puglia Centro-Settentrionale, potrebbe essere originario dell’Asia Minore (Troia) e giunto in Puglia durante la colonizzazione ellenica. Altra ipotesi è quella secondo la quale il suo nome deriverebbe dal centro pugliese in provincia di Foggia (Troia) o ancora dalla città albanese di Cruja, vernacolizzato in Troia.
Caratteristiche ampelografiche
Apice del germoglio: espanso di colore verde bronzato.
Foglia: media pentagonale, seni laterali sia superiori che inferiori a lira.
Grappolo: medio, piramidale, semplice o alato, mediamente compatto.
Acino: medio, sferoidale, con buccia spessa e consistente.
Distribuzione Geografica
Il vitigno è tradizionalmente presente in Puglia, particolarmente nel centro nord della regione.
Origine e cenni storici
Di origine sconosciuta, il vitigno è caratteristico della viticoltura abruzzese e di altre regioni del Centro-Sud Italia. Si può ipotizzare una sua provenienza dal territorio di Montepulciano in provincia di Siena, come territorio di origine. Probabilmente è stato introdotto negli Abruzzi all’inizio del XIX secolo, per essere diffuso in seguito nelle regione vicine. Questo vitigno è sicuramente presente in Puglia a partire dalla fine del XVIII secolo, dove si diffuse principalmente nella zona settentrionale in provincia di Foggia. In particolare, alcune fonti dell'epoca, descrivono le produzioni agricole del regno di Napoli, facendo esplicita menzione del Montepulciano, coltivato nell'attuale provincia di Foggia
Caratteristiche ampelografiche
Apice del germoglio: a ventaglio, cotonoso di colore verde biancastro con sfumature rosso –violaceo.
Foglia: media, pentagonale.
Grappolo: medio basso, conico o cilindro-conico, con peduncolo legnoso e corto.
Acino: medio-piccolo, buccia nero-violacea, consistente e quasi coriacea.
Distribuzione geografica
Il vitigno è piuttosto presente in Puglia ed è impiegato per la produzione del San Severo Rosso Doc. Nella regione Puglia esistono vigneti di Montepulciano per 9080 Ettari (fonte ISTAT) di cui oltre 6000 Ettari nell’agro Dauno.
Origine e cenni storici
Antico vitigno coltivato nel Napoletano da lungo tempo. Il nome della varietà sembra derivi dall’esigenza della vite, avente portamento espanso, di essere sostenuta da pali di sostegno detti “falanga”, da cui Falanghina, ossia “vite sorretta da pali”.
Caratteristiche ampelografiche
Apice del germoglio: curvo, espanso, cotonoso, di colore verde chiaro con orli carminati.
Foglia: media, pentagonale, trilobata o pentalobata. Lembo a superficie piana.
Grappolo: medio-lungo, cilindrico-conico, tendezialmente compatto.
Acino: medio-piccolo con buccia pruinosa e spessa di colore grigio verdastro tendente al giallastro a completa maturazione. Polpa a sapore neutro.
Distribuzione geografica
Vitigno presente in Puglia, ove consente il raggiungimento di ottimi risultati enologici. E’ iscritto nelle varietà idonee alla coltivazione.
L'ANTICA CANTINA.
CANTINA SOCIALE SAN SEVERO
SOCIETÀ COOPERATIVA