Agli inizi del 1932 entra nel vivo lo studio della proposta relativa alla costituzione di una Cooperativa, ricevendo l'attenzione anche delle autorità del tempo. Antonio La Monaca, Giovanni Colio, la federazione nazionale delle cantine sociali e l'onorevole Canelli, interloquiscono per mettere a punto uno Statuto Sociale.
Il 14 settembre 1932 viene costituita La "Società Civile per Azioni Anonima tra Viticoltori Produttori di Vini di San Severo", grazie al forte impegno di un agricoltore della città, Antonio La Monaca e altri 30 viticoltori.
Il 5 ottobre 1933 cambia la denominazione in "Cantina Sociale Cooperativa di San Severo", la prima nel suo genere in Capitanata. Nel 1935 la Cooperativa è annoverata tra i viificatori di San Severo e nel 1940 si affaccia sul mercato estero.
Introduzione delle prime pigiatrici a rulli o pigiatrici-pessatrici. Le vinacce spremute con i tradizionali torchi a mano spesso, però, sostituiti da presse idrauliche. Le botti vengono sostitutite da vasche in cemento rivestite in vetroresina.
La Cantina Sociale aumenta la propria ricettività acquistando lo stabilimento di Francesco Presutto e progettando un moderno impianto di imbottigliamento. In questo periodo, rispetto alle Cantine private, la Cantina Sociale dispone di un enologo fisso.
Tra il 1955 e il 1958 La Cantina Sociale rinnova l'impianto di imbottigliamento e si afferma sul mercato grazie alla quantità e all'assortimento dei vini proposti. Acquista molti altri stabilimento tanto da raggiungere ben presto una capacità ricettiva di 80.000 quintalini di uva.
A causa di una crisi agricola, il Governo, per agevolare il settore, emana nell'agosto del 1960 un provvedimento per una parziale distillazione agevolata. Per far fronte a questa emergenza, la Cantina Sociale amplia la propria capienza arrivando a raggiungere 1250 associati e ritira 120.000 quintali di uva.
Nel 1963, per far pronte alla crisi, viene innaugurato a San Severo l'Istituo Michele Di Sangro che aveva il compito di trasformare le uve e commercializzare il vino ottenuto in bottiglie. Molte sono le manifestazione a cui la Cantina partecipa ottenendo divesi riconoscimenti.
La gelata del 1969 mette a dura prova tutte le aziende locali e solo il riconoscimento ella Denominazione di Origine Controllata del vino "San Severo bianco, rosso o rosato" dà ristoro alle aspettative del territorio.
Negli anni '70 molti piccoli viticoltori abbandonano le cantine private e diventano soci dele cooperative, grazie alla politica degli accordi. Nel 1974 ci fu un'abbondante vendemmia, 800.00 ettolitri di vino, e per smaltire le scorte il Ministero approvò una distillazione agevolata.
Anni che segnarono un periodo nero pr il settore. Nel 1977 alcuni soci dissidenti della Cantina Sociale San Severo, fondarono un'altra cooperativa: la Società Cooperativa Torretta Zamarra.
Una politica di investimenti che viene portata avanti anche dalla Cooperativa Agricola dell Riforma Fondiaria e in piccola parte anche dalla Cantina Sociale San Severo.
Nel 1980 a causa di una super produzione e di una stasi di mercato, la Regione "ordinò" di accettare le uve di tutti i produttori, tanto da costringere la Cantina Sociale a prendere in affitto dei serbatoi per lo stoccaggio del vino in esubero.
Nel 1986 per porre limite alla produzione, venne introdotta, la distillazione obbligatoria, fortemente penalizzante. La Cantina Sociale visse un calo dei conferimenti a causa della politica aggressiva delle altre due Cooperative di San Severo.
Nel 1994 la Cooperativa della Riforma Fondiaria, a causa di una grave crisi finanziaria, non paga le uve ai produttori e fu costretta a chiudere. Così come altri operatori nel settore. Nel 1998 la Cantina Sociale acquista Ha 3.80,00 in Contrada Donna Colomba con il sogno di realizzare un nuovo opificio.
La Cantina Sociale di San Severo nel 2007 festeggia il 75° anniversario con festeggiamenti e l'ottenimento, dalle Camere di COmmercio Italiane, il 1° premio per la sezione Agricoltura come Impresa di COmmercio d'Italia.
Il 2016 è l'anno di un grande riconoscimento: "L'Indice di Massima Affidabilità", ricevuto dalla Società di certificazione CRIBIS-CRIF Ratings, per la buona gestione economico-amministrativa della Cooperativa. Grazie agli avariati riconoscimenti e certificazioni, la Cantina Sociale San Severo Soc. Cooperativa, viene pubblicizzata come L'Antica Cantina: ovvero l'Antica ed unica Cooperativa vinicola sansevrese i attività.
Nel 2018 L'Antica Cantina compie 85 anni! Tutto questo è stato possibile grazie alla sua tradizione, alle sue origini, all'impegno profumo di chi ha lavorat e lavora nei campi e all'avvicendarsi di persone che si impegnano a promuovere il prodotto finito.
Agli inizi del 1932 entra nel vivo lo studio della proposta relativa alla costituzione di una Cooperativa, ricevendo l'attenzione anche delle autorità del tempo. Antonio La Monaca, Giovanni Colio, la federazione nazionale delle cantine sociali e l'onorevole Canelli, interloquiscono per mettere a punto uno Statuto Sociale.
Il 14 settembre 1932 viene costituita La "Società Civile per Azioni Anonima tra Viticoltori Produttori di Vini di San Severo", grazie al forte impegno di un agricoltore della città, Antonio La Monaca e altri 30 viticoltori.
Il 5 ottobre 1933 cambia la denominazione in "Cantina Sociale Cooperativa di San Severo", la prima nel suo genere in Capitanata. Nel 1935 la Cooperativa è annoverata tra i viificatori di San Severo e nel 1940 si affaccia sul mercato estero.
Introduzione delle prime pigiatrici a rulli o pigiatrici-pessatrici. Le vinacce spremute con i tradizionali torchi a mano spesso, però, sostituiti da presse idrauliche. Le botti vengono sostitutite da vasche in cemento rivestite in vetroresina.
La Cantina Sociale aumenta la propria ricettività acquistando lo stabilimento di Francesco Presutto e progettando un moderno impianto di imbottigliamento. In questo periodo, rispetto alle Cantine private, la Cantina Sociale dispone di un enologo fisso.
Tra il 1955 e il 1958 La Cantina Sociale rinnova l'impianto di imbottigliamento e si afferma sul mercato grazie alla quantità e all'assortimento dei vini proposti. Acquista molti altri stabilimento tanto da raggiungere ben presto una capacità ricettiva di 80.000 quintalini di uva.
A causa di una crisi agricola, il Governo, per agevolare il settore, emana nell'agosto del 1960 un provvedimento per una parziale distillazione agevolata. Per far fronte a questa emergenza, la Cantina Sociale amplia la propria capienza arrivando a raggiungere 1250 associati e ritira 120.000 quintali di uva.
Nel 1963, per far pronte alla crisi, viene innaugurato a San Severo l'Istituo Michele Di Sangro che aveva il compito di trasformare le uve e commercializzare il vino ottenuto in bottiglie. Molte sono le manifestazione a cui la Cantina partecipa ottenendo divesi riconoscimenti.
La gelata del 1969 mette a dura prova tutte le aziende locali e solo il riconoscimento ella Denominazione di Origine Controllata del vino "San Severo bianco, rosso o rosato" dà ristoro alle aspettative del territorio.
Negli anni '70 molti piccoli viticoltori abbandonano le cantine private e diventano soci dele cooperative, grazie alla politica degli accordi. Nel 1974 ci fu un'abbondante vendemmia, 800.00 ettolitri di vino, e per smaltire le scorte il Ministero approvò una distillazione agevolata.
Anni che segnarono un periodo nero pr il settore. Nel 1977 alcuni soci dissidenti della Cantina Sociale San Severo, fondarono un'altra cooperativa: la Società Cooperativa Torretta Zamarra.
Una politica di investimenti che viene portata avanti anche dalla Cooperativa Agricola dell Riforma Fondiaria e in piccola parte anche dalla Cantina Sociale San Severo.
Nel 1980 a causa di una super produzione e di una stasi di mercato, la Regione "ordinò" di accettare le uve di tutti i produttori, tanto da costringere la Cantina Sociale a prendere in affitto dei serbatoi per lo stoccaggio del vino in esubero.
Nel 1986 per porre limite alla produzione, venne introdotta, la distillazione obbligatoria, fortemente penalizzante. La Cantina Sociale visse un calo dei conferimenti a causa della politica aggressiva delle altre due Cooperative di San Severo.
Nel 1994 la Cooperativa della Riforma Fondiaria, a causa di una grave crisi finanziaria, non paga le uve ai produttori e fu costretta a chiudere. Così come altri operatori nel settore. Nel 1998 la Cantina Sociale acquista Ha 3.80,00 in Contrada Donna Colomba con il sogno di realizzare un nuovo opificio.
La Cantina Sociale di San Severo nel 2007 festeggia il 75° anniversario con festeggiamenti e l'ottenimento, dalle Camere di COmmercio Italiane, il 1° premio per la sezione Agricoltura come Impresa di COmmercio d'Italia.
Il 2016 è l'anno di un grande riconoscimento: "L'Indice di Massima Affidabilità", ricevuto dalla Società di certificazione CRIBIS-CRIF Ratings, per la buona gestione economico-amministrativa della Cooperativa. Grazie agli avariati riconoscimenti e certificazioni, la Cantina Sociale San Severo Soc. Cooperativa, viene pubblicizzata come L'Antica Cantina: ovvero l'Antica ed unica Cooperativa vinicola sansevrese i attività.
Nel 2018 L'Antica Cantina compie 85 anni! Tutto questo è stato possibile grazie alla sua tradizione, alle sue origini, all'impegno profumo di chi ha lavorat e lavora nei campi e all'avvicendarsi di persone che si impegnano a promuovere il prodotto finito.
L'ANTICA CANTINA.
CANTINA SOCIALE SAN SEVERO
SOCIETÀ COOPERATIVA